Il cuore della programmazione didattica sta nel “come” vengono gestite la giornata e le proposte di attività (metodologia):

 

ascolto attivo dei bambini: l’attenzione ai discorsi e dialoghi (spontanei e guidati) tra i bambini è la chiave per programmare e sviluppare tematiche e attività di vero interesse per i bambini stessi;

 

protagonismo dei bambini: i veri protagonisti del progetto educativo della nostra scuola sono proprio i bambini, sempre al centro, con i loro bisogni, desideri e pensieri individuali;

 

libera espressione: i bambini saranno stimolati ad esprimere se stessi e le proprie emozioni in diversi modi (verbali e non), certi che questo permetta loro di raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e li alleni a mediare il proprio mondo con quello degli altri (distanza e contatto sé/altro);

 

accettazione: gli interventi, i pensieri e le idee dei bambini saranno accolti in modo incondizionato e non giudicante;

 

mediazione dell’adulto: le educatrici saranno attente ad ascoltare, rielaborare e contestualizzare quanto raccontato e agito dai bambini, per permettere ai bambini stessi di dare significato e un nome a tutto ciò.

 

.  progettazione partecipata: i bambini saranno parte attiva nella stesura della programmazione e guideranno le insegnanti nelle proposte delle attività.

 

Il docente ha un ruolo di mediatore prudente e discreto, nello stesso tempo, rappresenta un punto di riferimento che osserva e guida il bambino. Propone, predispone, stimola e orienta rispettando il più possibile, le esigenze, i tempi e i ritmi di apprendimento individuale.

Con interventi non troppo intrusivi l’insegnante affianca il bambino nella sua crescita, senza mai sostituirsi a lui, ma sempre sostenendolo e incitandolo nel suo sforzo di imparare secondo le sue specifiche possibilità.